con Antonino e Emanuele

Domenica 1 dicembre 2024 presso l’Hotel Together Inn Florence a Bagno a Ripoli (Firenze), via de Gasperi 6,
dalle ore 9.30 alle 13.30,
Antonino ed Emanuele terranno il diciottesimo incontro del corso di Tarocchi e Cabala: iniziazione al pensiero analogico e alla lettura dei simboli.

Per informazioni:
info@oceanodelki.it

Esiste una tradizione antichissima che interpreta il mondo e la vita come una benedizione, un’Opera alla quale ciascuno di noi è chiamato a contribuire mediante il “fare Anima”, cioè la consapevole attivazione del proprio ruolo di mediazione creativa tra il piano della coscienza biologica e il Sé.

Questa tradizione mette al centro l’esperienza dell’estasi, del gioco, della bellezza, intesi come strumenti per ritrovare, riscattare e alimentare le Luci del piano spirituale, che ci appartengono per diritto di nascita e che abbiamo sperimentato nei momenti magici dello stupore infantile.

È un approccio alla vita coraggioso, non dogmatico, che privilegia l’analogia e la sincronicità, valorizza la gioia e il potere dei sensi, diffida del pensiero lineare, dell’ascetismo e dell’eccessiva razionalizzazione.

Questa filosofia iniziatica è stata chiamata in molti modi, tra cui Cabala. Spesso perseguitata, si è consegnata al flusso della storia in sordina, attraverso usi accorti e idiomatici delle immagini, dei giochi, delle fiabe e di altri linguaggi apparentemente accessibili a tutti.

L’obiettivo pratico che ci proponiamo di ottenere mediante questi incontri è quello di una “iniziazione al pensiero analogico”, cioè alla comprensione del linguaggio dei simboli, caratterizzato dalla causalità complessa e dalle leggi paradossali del piano sincronico. Sono queste infatti le modalità, tanto simili a quelle del “pensiero infantile”, attraverso le quali si esprime, mediante intuizioni, sogni ed eventi, la nostra stessa Anima.

Un effetto collaterale importante di questo lavoro sarà quindi un deciso sviluppo della creatività e l’accesso alla possibilità di formulare prospettive valorizzanti e nuove del vissuto quotidiano.

Il metodo che seguiremo si sviluppa su due piani: da un lato, analisi e confronto dei materiali antichi adatti a ricostruire con la maggior precisione possibile il significato storicamente determinato delle immagini archetipiche alla base della tradizione iniziatica occidentale, con particolare attenzione al contesto culturale rinascimentale, che proprio nei ‘trionfi’ (le carte figurate) realizzò una sintesi sapiente della propria visione dell’uomo e del cosmo, sensibilmente divergente da quella imposta dalla tradizione religiosa.

Studieremo in particolare le strutture e i miti collegati all’albero delle Sephirot, e i ventidue caratteri/arcani dell’alef-beit, con le corrispondenti lame del tarocco cosiddetto “di Marsiglia”, cercando di lavorare in un’ottica laica e obiettiva, per liberare questi importanti strumenti da ogni travisamento di natura occultistica, e per rieducarci alla contemplazione spirituale e operativa dell’Arte, chiave privilegiata di accesso all’Anima.

In parallelo con questo processo, attiveremo anche un uso accorto, ludico e intensivo delle carte come “attrezzi” per catalizzare dinamiche psichiche inclusive – mediante esercizi e giochi costantemente aggiornati.
Esiste infatti a livello internazionale un ampio gruppo di studiosi e ricercatori, vicini alla psicologia analitica fondata da C.G. Jung, che valorizza l’uso delle carte come strumenti per integrare gli aspetti fertili dell’ombra, e soprattutto per scoprire e attivare i propri talenti.

Gli incontri prevedono videoproiezionI e commento di immagini, momenti di lettura simbolica e creativa dei tarocchi, molta partecipazione attiva.

Antonino e Emanuele da oltre dodici anni vengono invitati a condurre seminari di auto aiuto e cabala in tutta Italia, e accolgono con gioia la possibilità di confrontarsi con moltissime persone; credono fermamente nell’importanza della condivisione delle risorse evolutive, e si considerano semplici cercatori. A partire dal 2009 hanno affinato le loro capacità mediante lunghi soggiorni di studio e lavoro presso gli sciamani di etnia Shipibo nell’Amazzonia peruviana. Antonino ha spiccate doti sciamaniche native, derivanti dalla sua famiglia, e fin da bambino è stato istruito a percepire e integrare i campi energetici; ha perfezionato questi doni mediante numerosi contatti con altri sciamani, recandosi in America Latina sin a partire dagli anni Ottanta. Emanuele ha una formazione filosofica e artistica, e ha insegnato per oltre dieci anni Teoria della percezione e Storia dell’Arte presso il dipartimento di arti visive di una nota università milanese.